“Cyberbulling e cyberstalking: conoscerli per difendersi”
Nel 1852 nasce il Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza per far fronte alle
crescenti esigenze di ordine pubblico, dovute anche agli esiti della prima Guerra
d'Indipendenza. Si tratta di un Corpo militarmente organizzato, unico esempio nell'Europa
del tempo.
Con la Legge 1o aprile 1981, n. 121 ne venne riorganizzato lo status e la struttura
ed assunse la denominazione attuale: “Polizia di Stato”. La Polizia di Stato è
organizzata in uffici centrali e territoriali, dipendenti dal Ministero
dell'Interno - Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Il Corpo della Polizia
di Stato costituisce autorità nazionale di pubblica sicurezza e vigila sul mantenimento
dell’ordine pubblico e fornisce soccorso e assistenza alla popolazione.
La rapida diffusione dell'uso di Internet ha ben presto messo in evidenza i punti di
debolezza della Rete, in particolar modo con riferimento alla sicurezza informatica.
È in questo scenario che nascono e si sviluppano reati particolarmente gravi e lesivi
della dignità personale.
Il ritmo frenetico delle innovazioni tecnologiche e dei nuovi mezzi di comunicazione,
conseguenti alla diffusione di Internet su larga scala e, in particolare,
la progressiva diffusione di smartphones e tablets tra i minori, sono solo alcuni degli
elementi che agevolano le forme di aggressione in rete verso l’infanzia e l’adolescenza.
Tali situazioni determinano, di conseguenza, un notevole incremento non solo di reati
che vedono coinvolti i minori online, quali il cyberbullismo, ma anche della diffusione
di altre forme di aggressione nei loro confronti, come le condotte autolesioniste,
le c.d. challenges I reati informatici sono molteplici. Tra queste rientra il
cyberstalking, il ricatto online e il revenge porn.